Manifestazione “NoBiogas” del 07 Novembre: Comunicato Stampa
Sabato 07 Novembre 2015 si è svolta la manifestazione “NO Biogas a Pomezia“ organizzata dalle Associazioni di Pomezia contro il progetto per la realizzazione della centrale a biomassa proposta dalla Cogea S.r.l. in località Tor Maggiore nei pressi del quartiere di Santa Palomba a Pomezia.
La manifestazione, promossa dal Coordinamento NO Discariche NO Inceneritori Pomezia – IX Municipio, ha riunito sotto la stessa bandiera molte realtà associative di Pomezia, fra le quali il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Pomezia, il C.d.Q. Roma 2, il C.d.Q. Santa Palomba, il C.d.Q. Nuova Lavinium, il C.d.Q. il Querceto, il C.d.Q. Santa Procula, il C.d.Q. Monachelle Alta, il Nuovo C.d.Q. Campo Ascolano, l’Associazione Latium Vetus, l’Associazione Fare Verde, l’Associazione Città Giardino, l’Associazione Tyrrhenum, l’Associazione Aetas Aurea, l’Associazione Sviluppo Torvajanica, l’Associazione Spirit Romanesc, l’Associazione Mamme di Pomezia, l’Associazione La casa dell’albero e la Lega Navale Sezione di Pomezia Torvajanica ed ha visto la partecipazione in prima fila del Sindaco di Pomezia Fabio Fucci e di molti assessori e consiglieri di Pomezia unitamente a centinaia di cittadini che intorno alle 14.30, partendo da via Cesare Fiorucci, all’incrocio con via della Solfarata hanno percorso il tragitto fino al lotto dove è ubicato il complesso medievale di Tor Maggiore e dove dovrà sorgere la centrale a biomassa.
Grande l’entusiasmo e la soddisfazione degli organizzatori della manifestazione che rimarcano la scelleratezza del progetto COGEA e delle decine di progetti di discariche, termovalorizzatori e centrali per la lavorazione di rifiuti già autorizzate oppure in fase autorizzativa che dovranno sorgere nell’area di Roma Sud e dei Castelli Romani.
Il progetto di realizzazione della centrale, proposto dalla COGEA S.r.l., ha recentemente ottenuto un parere di “compatibilità ambientale con prescrizioni” da parte dell’Ufficio Valutazione Impatto Ambientale della Regione Lazio, di fatto ignorando le osservazioni presentate nel 2013 dalle Associazioni tese proprio a far notare le gravi criticità di questo impianto progettato per lavorare 60.000 tonnellate annue di FORSU (Frazione organica di rifiuto solido urbano) ad evidente discapito della tutela territoriale e della salute dei cittadini. Risulta veramente beffardo che nell’ambito del procedimento di V.I.A. tutti i pareri scritti (compresi quelli del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Soprintendenza ai Beni Architettonici e del Paesaggio e dello stesso Comune di Pomezia) siano risultati favorevoli. A nulla valse a suo tempo sottolineare la completa insufficienza delle infrastrutture stradali già oggi fortemente deficitarie e totalmente inadeguate ad accogliere le centinaia di compattatori che dovranno recarsi nel sito dell’impianto e cosi l’estrema vicinanza di industrie a rischio di incidente rilevante come i depositi di idrocarburi dell’ENI e della Liquigas ed il sito culturale vincolato del complesso medievale di Tor Maggiore.
Le Associazioni di Pomezia condannano il parere positivo alla VIA rilasciato dalla Regione Lazio che ha dimostrato scarsa sensibilità nei riguardi della tutela della salute dei cittadini, della tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale e al contempo chiedono al Comune di Pomezia di intervenire in maniera efficace nei campi di sua competenza procedendo con speditezza nella redazione ed approvazione del “piano R.I.R.”, una variante al PRG con lo scopo di tutelare le aree limitrofe alle industrie a rischio di incidente rilevante, che potrebbe anche scongiurare la realizzazione della centrale.
Le Associazioni di Pomezia hanno inoltre presentato il 28 settembre scorso, una proposta di pronuncia del Consiglio Comunale relativamente all’apposizione di un vincolo culturale sull’area della centrale (prossimo a quello vincolato di Tor Maggiore). Tale proposta deve ancora essere trattata dall’assise cittadina e si spera potrà essere discussa ed approvata quanto prima all’insegna di una seria e proficua collaborazione fra l’ente comunale e la società civile, volta alla tutela del territorio e dei cittadini.
L’alternativa auspicata dalle Associazioni di Pomezia alle mega ed impattanti centrali a biomassa, come quella progettata dalla COGEA S.r.l. in località Tor Maggiore, è legata ad un aumento della raccolta differenziata porta a porta con la conseguente riduzione del conferimento in discarica e l’aumento del riciclo (domiciliare e per mezzo di isole ecologiche), del recupero e del riutilizzo. Per quanto riguarda la parte organica, le Associazioni condannano qualsiasi tipo di combustione dei rifiuti o di derivati degli stessi (biogas e biomasse) a vantaggio del trattamento aerobico tramite piccoli siti di compostaggio, compostiere domiciliari e di comunità.
Le Associazioni firmatarie